Domenica 22 maggio sarà una delle gare più attese dal pubblico al Castiglione Meeting 2022, che quest'anno andrà in scena allo Stadio Carlo Zecchini di Grosseto: stiamo parlando dei 100m Paralimpici che sulla linea di partenza potranno vantare l'oro e l'argento di Tokyo 2020 Ambra Sabatini e Martina Caironi.
Per la Sabatini, classe 2002, sarà un appuntamento ricco di emozione sulla pista che l'ha vista crescere nelle categorie giovanili per poi, dopo l'incidente del 2019, tornare a calcarla con le protesi in una rapidissima scalata alle gerarchie dello sport mondiale, culminata con l'oro alle ultime Paralimpiadi arricchito dal primato del mondo sui 100m (14"11).
A pochi giorni dalla gara la portercolese non nasconde l'attesa per la sua prima apparizione tra le “mura amiche”: “sono soddisfatta di come è iniziata la stagione, prima il record del mondo sui 200m (29”87 a Jesolo NdR) dove sono scesa sotto i 30”, anche se so che posso fare ancora meglio, e poi i 100m corsi a Roma giovedì scorso in 14”37. Non correvo questa distanza da 8 mesi e non mi sono piaciuta, ho commesso molti errori tecnici ma l'emozione ha giocato la sua parte”.
Sul Castiglione Meeting la portacolori delle Fiamme Gialle cresciuta nell'Atletica Grosseto Banca Tema annuncia: “c'è la possibilità che per la prima volta provi a partire dai blocchi, le mie avversarie hanno dimostrato di essere già in ottima forma e non vedo l'ora di correre nello Stadio di casa”. Stadio che Ambra spera si possa riempire per dare una spinta in più: “quest'anno avrò ben due gare in casa e sono contenta di poter avvertire il calore del pubblico che mi auguro sia numeroso, anche per la presenza di grandissimi atleti nelle altre gare. Invito tutti a venire perché ci sarà tanto divertimento!”.
100m paralimpici che andranno in scena alle ore 18:00. Principale avversaria della Sabatini sarà quella Martina Caironi, argento a Tokyo, già Campionessa Paralimpica a Londra e Rio e che proprio pochi giorni fa ha dato filo da torcere ad Ambra. Iscritte anche la britannica Smith, la giapponese Maegawa e l'altra italiana Filippi.
Foto: Marco Mantovani/Fispes